Bloody Mary “Eoliano” di Raffaele Caruso

Il panorama offerto dal golfo di Malfa, il mare che riflette i caldi colori del tramonto, la luna che fa capolino dal Monte Fosse delle Felci e brilla sulla baia silenziosa.

Ancora, gli odori del giardino e dei fiori di cappero che si schiudono nella brezza della sera; i suoni in lontananza della natura incontaminata di Salina. Come l’incipit di un romanzo, così la Terrazza Bar del Signum avvolge i suoi ospiti in affascinanti suggestioni e crea l’atmosfera ideale per gustare un ottimo cocktail preparato dal bar manager Raffaele Caruso, perfetto per qualsiasi ora del giorno.

Il cocktail

Raffaele Caruso propone, per uscire da questo particolare periodo di torpore, un classico dei cocktail da lui rivisitato con i frutti della sua terra.
Nato negli anni ’40 nel bar del St. Regis Hotel di New York, il Bloody Mary è per antonomasia il cocktail “del giorno dopo”. Non esiste una ricetta ben precisa di questo drink “sartoriale”; Raffaele Caruso lo ha reso “Eoliano” inserendo alcuni prodotti tipici di Salina, quali i pomodori dell’isola, il finocchietto selvatico e il cappero, Presidio Slow Food.

Bloody Mary “Eoliano”

INGREDIENTI:

3 cl Vodka aromatizzata al Cappero di Salina
3 cl Vodka aromatizzata al finocchietto selvatico
2 cl Succo di Limone
12 cl centrifugato di Pomodoro fresco

 

CONDIMENTI A PIACERE:

Tabasco, Worcestershire sauce, sale al sedano, sale ai capperi, pepe nero in grani, bitter al sedano.

Preparazione

Pestare con un muddler i grani di pepe sul fondo dello shaker, aggiungere la vodka, il succo di limone ed il centrifugato. Condire a proprio gusto con i condimenti elencati. Aggiungere il ghiaccio e mescolare facendo amalgamare gli ingredienti, fino a raggiungere temperatura e diluizione desiderata. Versare in un bicchiere Highball colmo di ghiaccio. Guarnire, infine, con un gambo di sedano.

Raffaele Caruso

Classe 1981, Raffaele Caruso nasce a Torino da genitori Siciliani, in particolare da padre eoliano e da madre nebroidea.

Torino è il luogo dove nasce e si forma culturalmente dall’età scolastica fino al conseguimento della Laurea Triennale in Ingegneria Civile ed Ambientale al Politecnico. Ma Salina e Ficarra restano per lui i luoghi del cuore, magnifica ambientazione delle estati più belle trascorse con i cugini Luca e Martina Caruso e gli zii Clara e Michele, che nel 1989 aprono l’Hotel Signum.

Il suo primo approccio al mondo del bar è stato proprio al Signum, durante le vacanze estive. Tornato a Torino ha avuto modo di portare avanti la sua passione, prima al “Bibe Ron” Rhumeria storica di Torino, dove ha imparato a conoscere a fondo il suo distillato preferito, e poi grazie ad un’esperienza triennale nella gestione ed organizzazione di un rinomato locale torinese, Imbarchino del Parco del Valentino.
A Torino completa la sua formazione da Bartender con un corso allo “Smile Tree” con Dennis Zoppi e Lorenzo Scaglia, due pionieri della Miscelazione moderna.

Nel 2007, finiti gli studi universitari, il richiamo alle origini e la voglia di stare più vicino alla famiglia lo riportano dove tutte ebbe inizio: al Signum Bar. Qui, in qualità di Bar manager, ha portato la sua professionalità e la sua creatività al servizio degli ospiti per regalare soggiorni ancora più speciali.