Tante nuove sorprese, la dedizione di sempre: Luca Caruso racconta le occasioni di arricchimento fornite da questa sosta

Giorni di attesa, di sospensione, di soffitte rispolverate e di dolci ricordi riemersi a fare compagnia. Sono giorni particolari, eppure il Signum non si perde d’animo, ma si prepara, invece, ad indossare il suo vestito migliore. 

Come di consueto nei mesi invernali, lo staff del Signum sta sfruttando tutti i giorni a disposizione per migliorare il servizio e per soddisfare le aspettative dei clienti, prendendosi cura degli arredi e operando nuove scelte stilistiche. 

“Abbiamo lavorato nei giardini rigogliosi che circondano gli ambienti del Signum, preparandoli al meglio per accogliere la primavera” ha affermato il patron Luca Caruso. “Nessuno di noi si ferma mai. È facile vedere Mamma Clara impegnata nella scelta di lampade, tavolini, poltrone per abbellire le nostre camere e i salotti d’accoglienza. Arredi in ferro battuto e pietra per l’esterno, panchine da installare nel verde immaginando di potersi poi perdere nei panorami Eoliani e nella macchia mediterranea con i suoi profumi. Papà Michele si occupa e preoccupa del sistemare tutto affinché il Signum sia pronto e in splendida forma.”

Come sottolinea Luca, un Albergo, come il Signum, dotato di ristorante, bar, spa, piscine e spazi verdi è una creatura delicata e complicata di cui bisogna prendersi cura costantemente. In questo, si rivela fondamentale la esperienza di papà Michele, che sapientemente, come un direttore di orchestra, dirige e coordina la squadra di fabbri, falegnami, vetrai, pittori e piastrellisti, e vivaisti.

Ogni componente della grande squadra del Signum è fondamentale, anello di una catena, ingranaggio di un motore: questo il segreto del successo.

Questi giorni di sosta sono e saranno occasione, per tutti, di riflessione e arricchimento personale. “Martina ed io ci confrontiamo quotidianamente su progetti ed obiettivi per la stagione e per il futuro. Ragioniamo su nuovi piatti, materie prime, fornitori e idee. Tutto questo per cercare di dare un’esperienza sempre più appagante e coinvolgente ai nostri ospiti” – precisa Luca – “Dialoghiamo su dinamiche di servizio e di accoglienza, gestione dell’ospite e delle problematiche.”

Ancora, questa sosta ha permesso a Luca di dedicare il suo tempo e la sua competenza alla già ricca cantina del Signum di cui si occupa personalmente “La costruzione di una cantina è un progetto in divenire: la wine cellar di oggi è il risultato di un lavoro iniziato 20 anni fa. Adesso, nel fare le mie scelte, penso alla cantina che vorrei avere un domani. Immagino, tra dieci anni, a cosa ci porteranno le scelte che stiamo facendo e quelle che faremo, con l’impegno costante di seguire il mondo del vino che è in continua evoluzione” – dice Luca – “Tutte le bottiglie sono frutto di una selezione e di scelte fatte nel tempo: mi ricordano momenti, persone e aneddoti. Riguardo ai criteri di selezione e alle specifiche etichette, sono particolarmente legato ad alcuni vini siciliani che custodisco in cantina da tempo, verticali dagli anni Novanta e qualche chicca ancora più indietro: la considero una scommessa vinta e oggi è una grande soddisfazione per me poter offrire questi vini ai nostri ospiti”. 

In particolare, Luca Caruso ha ammesso di amare le bollicine e per questo fa in modo che nella carta del Signum non manchino mai spumanti d’Italia nelle loro interpretazioni più significative, i grandi Champagne e le piccole maison. “Certo, creare una carta dove siano presenti punte d’eccellenza di Toscana, Piemonte, Borgogna e Bordeaux – dice – è una sfida e rappresenta un importante investimento che però viene sempre ripagato dai clienti: può capitare anche di avere a cena esperti ed appassionati. In generale abbiamo a che fare con un pubblico sempre più preparato, che magari viene da noi proprio per la carta dei vini”.

Ad attendere i futuri ospiti un Hotel Signum, rigenerato, florido e al massimo del suo splendore. Ogni soggiorno al Signum sarà un’esperienza esclusiva, un viaggio tra colori e sapori in cui nulla è lasciato al caso, dagli abbinamenti enogastronomici agli scorci da cartolina, il tutto coronato dal senso dell’ospitalità che da sempre lo contraddistingue, massima espressione di una famiglia e del suo territorio.