In occasione dei trent’anni dell’Hotel, il celebre fotografo Giò Martorana ha reso omaggio all’Hotel Signum curando la direzione creativa e la regia del video che ne racconta lo straordinario fascino.
Giò Martorana ha dedicato la sua vita alla fotografia, lavorando per prestigiosi brand della moda e del lusso. I suoi servizi fotografici sono stati pubblicati dai più importanti magazine italiani e stranieri. Numerose le sue esposizioni personali in città come Milano, New York, Parigi, Berlino, Montecarlo, Londra, Los Angeles e Tokyo. Ha inoltre pubblicato con vari editori un significativo numero di libri fotografici, tra cui “Volti del Mare”, edito da Sellerio, i cui scatti sono valsi il premio Unesco alla fotografia.
Nell’intervista, Giò Martorana ripercorre le tappe della sua conoscenza con il Signum.
1) Com’è nato il suo legame con il Signum?
Il mio legame con il Signum è nato grazie ad un incontro, nei primi anni ’90, mentre lavoravo al libro Volti del mare. Di quel viaggio per le Eolie ricorderò sempre la tappa di Salina con particolare affetto grazie a quel mio primo soggiorno al Signum dove venni affascinato dalla famiglia Caruso. Si trattava di un Signum molto giovane, nato solo da pochi anni, ma con una visione originale del concetto di accoglienza, già da allora con un appeal unico e distintivo. Visione che Clara e Michele hanno saputo trasmettere nel tempo ai figli Martina e Luca.
2) Possiamo dire che il Signum è uno dei suoi luoghi del cuore. Ma cos’è che l’ha reso e lo rende tuttora tale? Quali suggestioni le evoca il Signum ogni volta che si trova sull’isola?
Porto il Signum nel cuore fin da quel nostro primo incontro. E porto con me le immagini dei miei soggiorni e il fascino mediterraneo di quegli scatti incisi nella mia memoria. Il Signum non è un albergo, è la tua casa a Salina, nel senso più nobile e semplice del termine. Il Signum ti sorprende e ti rapisce dolcemente, per la gentilezza, per le coccole dello staff, per la cura dei dettagli e la convivialità, in un contesto unico. Un angolo di paradiso dove essere felici. E la felicità è contagiosa. Come puoi non innamorarti del suo profumo dei gelsomini in estate, di quell’atmosfera magica della terrazza vista mare al tramonto nell’ora dell’aperitivo, che poi diventa silenziosa bellezza sotto un meraviglioso cielo stellato. Puro fascino siciliano di una cultura dell’ospitalità che ha fatto scuola.
3) Se dovesse descrivere il Signum con un’immagine quale userebbe? E per Salina?
Se dovessi descrivere il Signum con un’immagine, strizzando l’occhio al mondo della moda, penserei ad un capo strepitosamente iconico: una camicia bianca, un capo di grande stile e senza tempo, un classico dall’eleganza semplice e intramontabile. Salina, dal canto suo, ha una bellezza invincibile, il suo cielo azzurro intenso che ricorda i quadri di Chagall, il mare sconfinato all’orizzonte, il profumo dei fiori portato dal vento. Un’isola da uno spirito wild e una tempra ruggente, data la sua conformazione di origine vulcanica; che sa essere dolce e romantica e sussurra ai cuori più sensibili parole d’amore mai ascoltate prima.
4) Com’è nata l’idea del video dei 30 anni?
L’idea ha preso forma concreta a novemila metri d’altezza, da qualche parte nei cieli d’Europa. Mi trovavo su un volo partito da Francoforte, dove ero andato per lavoro, e stavo rientrando a Milano in compagnia di Luca Caruso. Ci sono bastate poche parole, due tre idee di partenza e, prima dell’atterraggio dell’aereo, avevo già disegnato su un pezzetto di carta e condiviso con Luca lo storyboard del video.
Il Signum è un amore iniziato tanto tempo fa e di cui sto ancora felicemente soffrendo.